La passione di Mademoiselle S. - Lettere d'amore by Anonimo

autore:Anonimo [Berthault, Jean-Yves]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: b7162627f5d3169404a732e17613e35226f0d077
editore: Bompiani
pubblicato: 2015-07-14T22:00:00+00:00

Mio caro piccolo dio,

oggi sono infinitamente triste. Ho il cuore gonfio di una tristezza vaga, imprecisa, che mi fa male. Ho un turbinio di pensieri nel cervello e vorrei averti accanto a me per consolarmi con la tua cara presenza, per sentire, come ieri, il tuo braccio stringere il mio delicatamente. Tra poco ti telefonerò per udire la tua voce.

Se potessimo incontrarci oggi nella nostra cameretta, come ti amerei, tesoro mio. Con quale fervore appassionato bacerei quelle labbra calde che si abbandonano ai miei baci. Vi poserei una lunga carezza, nel contempo ardente e tenera, una carezza infinita in cui passerebbe tutta la violenza del mio immenso amore. E poi, sai, attirerei a me, con le mani tese, la tua cara testa bruna e vedrei allora, a portata delle mie labbra, i tuoi occhi immensi, i tuoi occhi profondi e appassionati che mi stregano, il cui sguardo talvolta si vela sotto la violenza del tuo desiderio. E quegli occhi che adoro, li chiuderei con i miei baci, accarezzando delicatamente nel contempo tutta la carne madreperlacea del tuo corpo meraviglioso che mi procura estasi uniche, tutta la tua carne di maschio verso cui tutto il mio essere si tende in un desiderio supremo che mi lascia senza forze, senza volontà. Se ti avessi tra le braccia, amore mio caro, vorrei inebriarti con le mie folli carezze, prima di trasportarti con me nell’estasi infinita in cui sprofondano i nostri corpi.

Sarà domani? Me lo auguro con tutto il cuore, amore mio caro, perché sembra un’eternità che non hai fatto godere il mio corpo sotto i tuoi baci ardenti.

È domani che mi stringerai di nuovo tra le tue braccia imperiose, di’? Oh, lo vorrei, lo vorrei, perché ho tanta voglia di te!

Serbo fedelmente nella mia carne il ricordo meraviglioso del nostro ultimo appuntamento. Ricorda: i nostri corpi nudi, allacciati, la tua bocca che si incolla avida e tiepida al mio grilletto che tira. Con lingua abilissima lecchi tutta quella carne palpitante che a poco a poco lascia scorrere tra le tue labbra un liquore amaro. Le tue gambe mi circondano il collo. Ti afferro nella bocca impaziente il cazzo che diventa duro, poi lasciando quel membro fremente ti accarezzo i coglioni bruni che mi tentano. Ne prendo uno tra le labbra, in bocca, dove sparisce completamente. A dieci giorni di distanza, mi sembra ancora di sentirlo tra i denti e credo di svenire di nuovo di voluttà sotto l’insistente carezza della tua lingua che mi lecca tutta la fica.

È questa la follia che faremo domani? Che amplesso sceglieremo? Amore mio, farò tutto ciò che vorrai. Rimarrò passiva al tuo fianco e tu dirigerai i nostri sensi sulla strada che ti piacerà.

Di’, vuoi farmi soffrire? Sei ossessionato da questo folle godimento? Vuoi farmi urlare di dolore sotto i tuoi colpi? Come ti ecciterà vedere il povero corpo della tua amante contorcersi davanti a te! Come le sue grida di sofferenza ti faranno tirare il cazzo e che voluttà quando raccoglierai su questo sedere martoriato la

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